Una Festa della Repubblica inclusiva, ecco la Costituzione Italiana tradotta in ucraino per i bambini in fuga dalla guerra - Luce

2022-06-11 01:34:23 By : Ms. Anna An

Home » Attualità » Una Festa della Repubblica inclusiva, ecco la Costituzione Italiana tradotta in ucraino per i bambini in fuga dalla guerra

Tutta l’accoglienza che c’è in un libriccino di poco più di 100 pagine. È la Costituzione Italiana, ma non una Costituzione italiana ‘qualunque’. È tradotta in ucraino – una traduzione che fino ad oggi non c’era – e sta arrivando in dono nelle scuole di tutta Italia, tra i banchi dove in questi mesi sono stati accolti i bambini in fuga dalla guerra. L’iniziativa – che diventa ancora più importante in occasione della Festa della Repubblica – è firmata dall’Università di Pisa che ha voluto fortemente investire in un progetto che trasmette, con semplicità e immediatezza – così come il mondo dei bambini richiede -, due valori fondamentali: integrazione e accoglienza.

A fare da timone all’operazione – 10mila copie cartacee già in giro per la penisola con il testo disponibile anche in open access – è il centro Cidic – Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura nato appena un anno fa per far uscire l’ateneo dall’ambito accademico, affermando il proprio ruolo sociale. Centro diretto dal professor Saulle Panizza (ordinario di Diritto Costituzionale) che della Costituzione in ucraino è il curatore, insieme al professor Roberto Romboli. Attenzione, vicinanza, dialogo tra culture.

Professor Panizza, quando è nata l’idea della traduzione in ucraino della nostra Costituzione?

“Subito, di fronte alle prime immagini che raccontavano l’arrivo in Italia di ragazzini e ragazzine in fuga, accolti nelle nostre scuole. Attualmente parliamo di 40mila minori giunti nel nostro Paese, metà dei quali già accolti nel sistema scolastico”.

“Avevamo a disposizione un testo ‘pronto’. La prima edizione della Costituzione Italiana tascabile, pubblicata dalla casa editrice d’ateneo – la Pisa University Press – è del 2004, l’ultima edizione è del febbraio 2022 e comprende anche le più recenti riforme. Ho dato subito un’occhiata al sito del Senato: nell’elenco delle traduzioni presenti ho notato che quella in ucraino non era compresa. Il Rettore Paolo Mancarella ha condiviso subito l’idea di un’edizione speciale. Edizione che si apre con le parole del Ministro dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa”.

Come viene diffuso il testo?

“Abbiamo scritto a tutti i Provveditorati e agli istituti scolastici d’Italia. La risposta è stata immediata. In Toscana la Costituzione è già stata consegnata nelle scuole, così anche in Lombardia e Lazio. Ma sono in arrivo gli ordini anche di altri uffici scolastici regionali che in questa operazione fanno da collettori. Non solo. Nei giorni scorsi abbiamo consegnato personalmente, accompagnati dall’assessore regionale all’istruzione Alessandra Nardini, alcune copie all’istituto comprensivo Niccolò Pisano di Marina di Pisa nel quale sono stati accolti diversi piccoli studenti, grazie alla vicinanza con il centro di accoglienza della Croce Rossa Italiana. Circa una ventina suddivisi tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Abbiamo di fatto chiuso un cerchio”.

Come è stata accolta l’iniziativa?

“È stato un momento molto emozionante. Molto più che un gesto simbolico, un segno concreto di amicizia. Chiamare i bambini per nome e cognome, vederli nel loro nuovo quotidiano assieme ai compagni, conoscere e ricevere il grazie delle mamme ci ha commosso”.

Adesso come proseguirà il percorso della Costituzione tradotta in ucraino?

“Seguendo quello è che lo scopo per cui è nato lo stesso Centro Cidic. La direzione è duplice: diffondere la cultura, in questo caso della Costituzione, e farlo rivolgendosi alla cittadinanza e alle scuole. Il testo, il 2 giugno, verrà per esempio messo a disposizione dei ragazzi che pareteciperanno ad un piccolo torneo di calcio, a Ceparana (La Spezia). Calciatori italiani e ucraini, insieme, in un momento al di fuori dall’attività scolastica. È così che ci piace».