Transistor bipolari: a cosa servono, come funzionano e dove trovarli

2022-07-30 03:39:48 By : Ms. Angela Feng

All’interno dei circuiti elettronici possono esserci diversi componenti: i transistor sono sicuramente quelli più comuni. La loro funzione principale è quella di amplificare i segnali elettrici all’interno dei circuiti con un solo componente o dei circuiti integrati. I transistor bipolari rientrano nella categoria dei semiconduttori discreti: componenti a stato solido, sono costituiti da tre strati in silicio e sono dotati di tre pin.

Oltre a svolgere la sua funzione di amplificatore della corrente, un transistor bipolare può essere impiegato come interruttore. Ne esistono di due tipologie: da una parte ci sono i cosiddetti transistor PNP, ovvero positivo-negativo-positivo, mentre dall’altra ci sono i transistor NPN ovvero negativo-positivo-negativo. Vediamo come sono fatti questi componenti, come funzionano, per cosa vengono utilizzati e dove trovarli.

Se si è alla ricerca di un transistor bipolare è possibile affidarsi al web che mette a disposizione numerose risorse. Tra queste si distingue Rs Components Italia, e-commerce di riferimento nella distribuzione di articoli elettronici e industriali di qualità dove trovare un’ampia selezione di transistor bipolari adatti a qualsiasi tipologia di necessità.

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All’interno della categoria Componenti elettronici e connettori c’è la sezione dedicata ai semiconduttori: qui è possibile trovare una vasta gamma di articoli, tra cui i semiconduttori discreti, categoria a cui appartengono i transistor bipolari. Gli articoli disponibili sono migliaia, ma impostando con i filtri di ricerca le caratteristiche desiderate bastano pochi click per trovare il dispositivo giusto per ogni tipo di progetto. Sul portale di RS Components è possibile scegliere tra strumenti professionali dei principali brand del settore.

La struttura del transistor bipolare è formata dall’unione di due diodi a segnale back to back; questa unione crea due giunzioni PN che sono collegate in serie condividendo un terminale P o N. Il silicio non è un buon conduttore di elettricità, ma se viene trattato nel modo giusto (si parla di doping o drogaggio) questa sua qualità viene esaltata. Come detto, i transistor bipolari possono svolgere una doppia funzione: possono essere amplificatori o commutatori.

La presenza di tre strati di semiconduttore permette al transistor, quando riceve una tensione di segnale di alimentazione, di agire come conduttore o come isolante. Si tratta di una sorta di cambiamento intelligente: il transistor può svolgere la funzione elettronica di commutazione digitale o la funzione elettronica di amplificazione analogica. I transistor sono disponibili in diverse forme e con diverse caratteristiche.

Le tipologie più diffuse sono quelle dei transistor digitali, dei transistor UJT, dei transistor BJT, dei transistor NPN e dei transistor PNP. Un’altra distinzione che si può fare è quella relativa al tipo di montaggio, che può essere a foro passante o superficiale. A prescindere dalla tipologia, tutti i transistor bipolari si contraddistinguono per la presenza di tre pin o terminali, che sono la base, il collettore e l’emettitore.

I transistor bipolari trovano applicazione nei progetti e all’interno dei circuiti elettronici, sia come amplificatori del segnale elettrico che come interruttori; sono indispensabili negli amplificatori, negli oscillatori, nei multivibratori e così via. Il loro utilizzo comporta alcuni vantaggi molto interessanti. Innanzi tutto garantiscono un raggio di tensione migliore quando c’è un’elevata densità di corrente, permettendo così prestazioni stabili anche quando ci sono frequenze alte.

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Henri Frédéric Amiel