Si è concluso il quarto tentativo di test WDR all'SLS, riuscito quasi completamente - AstroSpace.it

2022-09-24 05:46:14 By : Ms. May Zhang

L'SLS al Kennedy Space Center durante il test WDR

Ieri, 20 giugno, si è concluso il quarto tentativo di test wet dress rehearsal (WDR) al razzo SLS. Questo test è fondamentale per testare tutte le operazioni di carico e gestione del propellente del razzo, oltre a tutte le manovre di preparazione per il lancio vero e proprio. Il test dura in totale circa 40 ore, ma la parte WDR è quella delle ultime ore, durante la quale viene caricato l’ossigeno liquido e l’idrogeno liquido nei serbatoi del primo e del secondo stadio.

Questa volta il test è riuscito quasi completamente, dato che si è interrotto solamente a T-29 secondi. Se invece tutto fosse andato correttamente si sarebbe dovuto concludere a T-9 secondi. Arrivare a T-0 secondi vuol dire infatti procedere a tutti gli effetti con l’accensione dei motori e con il lancio, cosa che ovviamente non viene fatta durante il test.

Il test WDR è stato interrotto prematuramente dal computer di bordo del razzo, che ha rilevato una perdita d’idrogeno in uno dei collegamenti del mobile launcher con il primo stadio. Sembra che il collettore dei tubi di rifornimento dell’idrogeno avesse una piccola perdita. Il danno non è quindi del razzo, ma della struttura che gestisce il rifornimento. I tecnici della NASA hanno rilevato questo problema già durante la prima fase di carico del propellente.

Durante le prime fasi del WDR si è tentato di risolvere la perdita, riscaldando l’attacco del tubo e poi raffreddandolo nuovamente, un’operazione che avrebbe dovuto riallineare le guarnizioni. Purtroppo questa soluzione non è riuscita. A questo punto al controllo di volo hanno creato un sistema software per mascherare i dati ed evitare che il computer di bordo del razzo concludesse in automatico il test una volta rilevata la perdita. Questo è stato possibile solamente fino alle ultime fasi del test. Arrivati a T-29 secondi infatti, il computer di bordo ha comunque interrotto il test.

Aver caricato completamente il secondo e il primo stadio di ossigeno e idrogeno liquidi è però già un successo, dato che non era mai stato fatto prima. In più, negli ultimi 10 minuti del countdown, un periodo chiamato terminal count, si sono effettuate molte operazioni di preparazione al lancio. La più importante è sicuramente il passaggio dal controllo di terra al controllo automatico del razzo, che avviene negli ultimi secondi prima della partenza.

Ora la NASA dovrà analizzare nel dettaglio i risultati del test, e soprattutto decidere in che modo trattare la perdita nel sistema di rifornimento dell’idrogeno. Non è da escludere che si debba eseguire un altro test WDR. Attualmente è prevista una conferenza stampa per le 17:00 italiane del 21 giugno, nella quale probabilmente sapremo qualche dettaglio in più. Se il test WDR di oggi sarà sufficiente per procedere al lancio, ci si potrà aspettare la partenza della missione Artemis 1 per la seconda metà di agosto.

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