Riparazioni fai da te ai piccoli elettrodomestici di casa

2022-07-30 03:41:36 By : Ms. Susan Wu

Semplici interventi di riparazione e varie operazioni di ordinaria manutenzione possono essere svolte facilmente sui piccoli apparecchi elettrici di casa per prolungarne la vita e garantirne sempre un elevato grado di sicurezza.

In ogni casa vi è un gran numero di apparecchiature elettriche, che vengono usate di continuo, anche se con frequenza diversa. Queste sono realizzate secondo severe norme di sicurezza e, in genere, offrono notevoli garanzie d'impiego, anche perché devono essere utilizzate in ambienti particolari quali la cucina ed il bagno e possono essere maneggiate da persone inesperte. Però l'uso e il passare del tempo incidono sul buon funzionamento e si va inevitabilmente incontro a guasti più o meno importanti. Ad alcuni di questi non è possibile porre rimedio con un intervento casalingo in fai da te, ma si impone l'intervento di tecnici specializzati che, oltre alla ovvia esperienza, sono in possesso di attrezza ture particolari. Spesso, però, i guasti sono di lieve entità. In ogni caso è utile saper procedere a operazioni di pulizia e ordinaria manutenzione. Le apparecchiature di normale impiego casalingo possono essere di tre categorie: a resistenza, a motore, o con i due elementi combinati. Tra quelle a resistenza vi sono il ferro da stiro, le stufe elettriche, il tostapane etc. Quelle a motore, più numerose, comprendono i frullini, gli aspiratori, i ventilatori etc. Gli apparecchi con entrambi gli elementi sono, ad esempio, i phon e le elettroventole per riscaldamento.

Prima di procedere a un qualsiasi intervento di riparazione degli elettrodomestici in fai da te, conviene avere ben chiare alcune regole fondamentali di smontaggio e riparazione, valide per ogni apparecchiatura. Si accede all'interno di un elettrodomestico aprendo il mantello (o carrozzeria) che, solitamente, è assemblato con viti autofilettanti o da ferro. L'inesperto cade spessissimo in questa fase perché non si avvede di vitine di bloccaggio che spesso sono nascoste sotto a targhette, adesivi o guarnizioni e tenta di forzare l'apertura con conseguenze disastrose. Per non incorrere in questo errore esaminate attentamente l'apparecchio e cercate di capire come è chiuso. Poi, quando lo aprite, ponete la massima attenzione alla sequenza delle operazioni, per poi poterle fare all'inverso, alla posizione dei pezzi e a quella delle singole vitine, se ve ne sono di tipi diversi. Ponete tutto ciò che togliete in bell'ordine sul piano di lavoro in modo che sia chiaro ciò che avete tolto e la successione di smontaggio. Spesso all'interno degli apparecchi vi sono dei particolari sigilli che, se vengono manomessi, non si può più usufruire dell'eventuale garanzia: verificate sul libretto di accompagnamento la durata di quest'ultima ed eventualmente astenetevi dall'intervenire. Una buona cosa è raccogliere in una cartella tutti i libretti di istruzione delle varie apparecchiature che avete in casa. All'occorrenza potete consultarle e trovare valide indicazioni sulla struttura interna, molti riportano il disegno esploso o spaccato, con i numeri di codice di eventuali pezzi da sostituire.

In genere sono apparecchi di elevato consumo in quanto la resistenza assorbe parecchio, si va dai 500 watt di un ferro da stiro da viaggio ai 2500 watt di una stufa radiante. Le resistenze che producono calore sono diverse a seconda che il calore debba servire a riscaldare o a compiere un lavoro. Nel primo caso si tratta di spirali metalliche o di fili avvolti su supporti refrattari che sviluppano un elevato calore. Nel secondo caso, tostapane e ferri da stiro, si tratta di elementi piatti con in fili riscaldanti inseriti in fogli di mica. In un apparecchio a resistenza è facile che si deteriori il cavo di alimentazione per due motivi principali: l'elevata corrente che circola, dovuta all'assorbimento della resistenza, riscalda il cavo ed i vari collegamenti del conduttore, ammorbidendo i rivestimenti plastici. Inoltre il cavo, in prossimità dell'apparecchio si riscalda ulteriormente per la presenza delle resistenze. La periodica alternanza di riscaldamento e raffreddamento porta ad un deterioramento incrudimento delle guaine protettive. Per questo motivo quando vi trovate davanti ad un apparecchio che non funziona chiedetevi, per prima cosa se il cavo è in buone condizioni. In generale la sostituzione è facile: si deve aprire il mantello ed accedere al punto in cui il cavo entra nell'apparecchio. Spesso è necessario dissaldare i terminali saldati all'interruttore o ad altri conduttori. In generale è conveniente sostituire tutto il cavo, spina compresa, con un altro di simile portata, per poter avere una sufficiente garanzia.

Una resistenza piatta si sostituisce abbastanza facilmente. Essa può presentare dei terminali inseriti in morsetti di collegamento o dotati di connettori rapidi faston bloccati in linguette. Si sconnettono tali collegamenti e si sostituisce la resistenza con una nuova di pari potenza. In genere il lavoro più difficile non è quello di sostituire la resistenza ma quello di accedervi senza danneggiare le altre parti dell'apparecchio.

I motori elettrici a 220 volt che azionano molte apparecchiature domestiche sono diversi. Sostanzialmente si possono trovare due tipi di motori. Il motore a spazzole e collettore è costituito da due componenti; uno statico, statore, collegato stabilmente con la carrozzeria dell'apparecchio ed uno mobile, rotore, che ruota e aziona l'utensile che compie il lavoro. D ue spazzole, spinte da una molla, strisciano durante la rotazione contro una parte del rotore, il collettore, per fornire tensione e permettere il moto. Questo tipo di motore presenta una buona potenza e può compiere lavori che richiedono un certo sforzo, come macinacaffè, aspira tori, lucidatrici, ma ha lo svantaggio di essere piuttosto rumoroso e provocare disturbi vari nelle ricezioni di trasmissioni TV e radio. Il motore ad induzione si differenzia dal primo in quanto mancano i contatti striscianti, le spazzole, ed il collettore: la rotazione avviene solo grazie a particolari campi magnetici creati dagli avvolgi menti. Questi motori hanno una potenza limitata ma sono molto silenziosi e non producono disturbi. Per questo motivo sono molto diffusi (frullini, ventilatori, ecc). Vi sono altri tipi di motori ad induzione strutturati in modo parti colare ma di potenza sempre scarsa che, per la loro particolare silenziosità, vengono impiegati in diversi elettrodomestico, come fohn, lavatrici, elettroventole etc...

I guasti che possono capitare ai motori elettrici sono diversi. Tra i più frequenti, nei motori a spazzole, vi è il deterioramento o la rottura delle spazzole che strisciano contro il collettore. L'intervento non è difficile: si apre il mantello dell'apparecchio e si accede alle spazzole. Esse possono essere fissate in modo diverso ma c'è sempre una molla che spinge la spazzola contro il collettore: premete la molla e sfilate la spazzola. Quindi inseritene una nuova, che deve essere identica, e provate se il rotore è libero di girare. Sostituite sempre le due spazzole anche se solo una fosse danneggiata. Il collettore va anche pulito con alcool denaturato. I motori ad induzione non presentano questo problema e se non ruotano significa, nella maggior parte dei casi, che un conduttore degli avvolgimenti si è interrotto. In tal caso non si può procedere ad una riparazione e conviene far esaminare l'apparecchio per valutare se è il caso di sostituire il motore o eliminare l'elettrodomestico. A volte il prolungato uso di un motore danneggia i cuscinetti o le boccole su cui è calettato l'albero motore. In tal caso l'apparecchio, quando è in funzione, diventa particolarmente rumoroso e vibra visibilmente. Anche in questo caso si deve valutare se il guasto è tale che una riparazione costi meno della sostituzione. In generale non è così ed è meglio acquistare un altro apparecchio.

Tra gli elementi maggiormente responsabili di malfunzionamento delle apparecchiature elettriche vi sono indubbiamente gli interruttori. Questi sono di vario tipo: a pulsante, a slitta, basculanti, a più posizioni etc. Quando avete determinato che è l'interruttore la causa del guasto, è necessario procedere alla sostituzione. Purtroppo non sempre è possibile reperire sul mercato un interruttore assolutamente identico. Questo è un problema grave in quanto l'interruttore fuoriesce dal mantello attraverso un'apertura ben precisa ed adatta alla sua forma. Un altro interruttore potrebbe non essere ben adattato e lasciare una via di comunicazione con l'interno, potenzialmente molto pericolosa. Se riuscite a procurarvi un interruttore uguale a quello da sostituire, dissaldate questo dai conduttori a cui è collegato, prendete nota della loro posizione e dell'ordine dei collegamenti, quindi eliminatelo e applicate quello nuovo. Attenzione a maneggiare il saldatore all'interno dell'apparecchio in quanto nelle immediate vicinanze vi sono certamente parti sensibili al calore, che possono essere gravemente danneggiate.

L'interno delle apparecchiature elettriche, soprattutto se esse azionano ventole, si riempie inevitabilmente di polvere, filacce ed altro materiale che, a lungo andare, può danneggiare sia la rotazione del motore, che si surriscalda e può bruciarsi, sia la naturale circolazione dell'aria che raffredda il motore. Una pulizia completa è senz'altro consigliabile. Questa viene praticata aprendo il mantello ed accedendo all'interno. Quindi, con un pennello asciutto, l'aspiratore e stracci puliti, si procede ad una accurata pulizia. Quando non vi sono più tracce di polvere potete procedere, se è il caso, a una leggera lubrificazione delle parti in movimento. Usate olio minerale leggero in confezioni apposite per oliare particolari meccanici, dispenser con puntale, e applicate al massimo una goccia di lubrificante su cuscinetti, boccole o bronzine di rotazione. Mettere più olio sarebbe un errore perché esso raccoglierebbe solo polvere.

Vi è poi tutta una serie di guasti diversi e di problemi di manutenzione non facilmente classificabili, in quanto tipici di ogni apparecchio. È il caso delle lucidatrici e degli aspirapolvere i quali presentano parti diverse: motori, aspiratori, condotti dotati di guarnizione e elementi rotanti quali spazzole o rulli battitappeto. La causa principale di guasto è la polvere che in questi apparecchi è presente in notevole quantità. Per questo motivo è necessario procedere a una periodica (e frequente) pulizia dei filtri, aspirazione dei condotti e spazzolatura di altre parti. Spesso avviene che si strappano o si logorano cinghie di trasmissione la cui sostituzione è rapida ma è molto più lungo rintracciarle presso il distributore. È consigliabile, a questo proposito, quando si acquista un apparecchio di questo tipo, informarsi su quali siano le parti destinate a subire maggiore usura e rifornirsi subito. Un'ultima avvertenza: riparare uno strumento che funziona a tensione di rete è una operazione delicata ed importante che non deve essere considerata alla stessa stregua della riparazione di un mobile o di una moquette. Quando c'è di mezzo la sicurezza vostra e dei vostri familiari è necessario prendere ogni precauzione e non rimettere in uso l'elettrodomestico se non si è assolutamente certi della sua sicurezza d'impiego

Prima di pulire gli apparecchi spegnete sempre l'apparecchio e poi staccate la spina dalla presa di corrente e assicuratevi sempre che la spina e il cavo siano in buone condizioni. Non immergete nell'acqua gli elettrodomestici (robot da cucina, bollitore, frullatore) per pulirli, ma passateli con un panno umido per non creare corto circuiti. Dopo la pulizia fate asciugare completamente gli apparecchi prima di utilizzarli nuovamente. Non disponeteli al sole ma in un luogo asciutto e non eccessivamente luminoso.

Come in tutti i piccoli elettrodomestici in cui la carrozzeria è in materiale isolante, manca lo spinotto di terra nella spina. Per accedere all'interno del fohn è necessario, in genere, asportare la griglia protettiva anteriore che può essere a pressione o fissata con viti. Il mantello è costituito da due pezzi tenuti assieme da viti. Allentatele e toglietele. Potete quindi aprire il mantello, prestando attenzione. Il motore, che aziona la ventola, può essere rimosso dalla sede allentando altre viti. Controllate che la ventola ruoti liberamente. Sostituite eventuali parti deteriorate, resistenza o interruttore, dissaldandone i terminali e procedete ad una accurata pulizia dell'interno.

Uno dei principali lavori di manutenzione ordinaria consiste nel pulire il filtro in schiuma di poliuretano che protegge il motore. Lavate e strizzate il filtro. Se presenta delle lacerazioni va sostituito. Il gruppo motore va attentamente pulito e aspirato, verificando lo stato delle spazzole. Controllate anche tutte le guarnizioni di tenuta. La perdita di pressione può essere provocata anche da fessure lungo il tubo di aspirazione. Potete intervenire con nastro adesivo, ma in genere conviene sostituirlo.

In molti ventilatori di costruzione meno recente sono previsti dei punti di lubrificazione in cui va introdotto con la pompetta l'olio lubrificante.

In un frullino, per cambiare l'interruttore a pulsante che non funziona si apre la carcassa dell'elettrodomestico e si sconnette l'interruttore dai fili. Montate un interruttore della stessa forma e portata di quello tolto. Alcuni interruttori invece dei morsetti presentano terminali da saldare.

Per accedere all'interno della lucidatrice si devono allentare ed asportare le viti che, spesso, sono nascoste dalla fascia protettiva in gomma. Per sostituire le spazzole (carboncini) che strisciano sul collettore del rotore, sfilate il contatto che blocca la molla di spinta della spazzola. Quando il contatto è sfilato si estrae la molla, lentamente, per evitare che la spazzola di sgretoli e resti all'interno della sede. Inserite il nuovo contatto strisciante, spazzola o carboncino, premete la molla e rimettete in posizione il contatto. Spazzolate e aspirate dalla polvere tutta la zona chiusa dal mantello. Se potete pulite con alcool il collettore del motore. Quasi tutte le lucidatrici hanno un interruttore a pressione alla base dell'asta che funge da manico. Lubrificatene il meccanismo di scatto.

Per accedere all'interno del tostapane si toglie il fondo e si allentano le viti che, attraverso i piedi, bloccano la carrozzeria esterna. Estraete il corpo interno che è costituito dalle griglie e dalle resistenze piatte, avvolte su fogli di mica refrattaria. Le resistenze sono saldamente fissate al corpo interno per mezzo di piedini inseriti in fessure e ripiegati all'esterno. Raddrizzateli ed estraete le resistenze. Esaminate la resistenza e, dopo averla scollegata, provatene la continuità con il tester. Se è interrotta eliminatela. Collegate una resistenza nuova (di forma e potenza uguali) e saldate la ai conduttori provenienti dall'interruttore. Reinserite le resistenze nel corpo e allargatene i piedini. Prima di rimontare il tostapane effettuate una pulizia dell'interno.

Per accedere all'interno della stufetta è necessario asportare la griglia di protezione anteriore e smontare la carrozzeria. Verificate lo stato dei contatti ai piedini di ogni candela. Eventualmente agite con carta smeriglio. Controllate anche i vari conduttori. Per asportare la candela si tengono premuti i piedini mentre si spinge in avanti. Provate la continuità elettrica della resistenza col tester. Acquistate una nuova candela con le stesse dimensioni e potenza di quella eliminata. Inserite i piedini negli zoccoletti refrattari e collegatela sul retro. Le stufe a parabola con pigna centrale sono molto semplici. In generale è sufficiente sostituire la pigna con resistenza. È possibile sostituire anche la resistenza di un termoventilatore. Se la ventola non funziona esaminate il motorino e controllate che non sia bloccata.

È illustrato e trattato un ferro da stiro base. In commercio vi sono modelli molto più complessi, con regolazione della temperatura, caldaia scaldaacqua ecc… La loro riparazione impone, quasi sempre, l'intervento di un tecnico. Dopo aver aperto e tolto la piastrina posteriore, accedete al vano morsetti e scollegate i conduttori del vecchio cavo da eliminare. La calza esterna del nuovo cavo viene bloccata con nastro adesivo in modo che non si sfilacci ulteriormente, prima dell'inserimento nel ferro da stiro. Introducete il nuovo cavo nel passacavo e bloccatelo con l'apposita piastrina serracavo. Quindi collegate i conduttori ai morsetti di collegamento. Per sostituire la resistenza è necessario accedere alla zona morsetti. In alcuni ferri bisogna procedere ad uno smontaggio dell'impugnatura. La vecchia resistenza viene estratta dal ferro da stiro. Alcune resistenze sono inserite in una apposita guaina isolata nella parte superiore. Poi inserite la nuova resistenza nella sua sede con delicatezza ed inserite i capi nei relativi morsetti di collegamento. Riapplicate la piastrina di protezione dei morsetti della resistenza. In altri modelli è necessario applicare una piastra che blocca la resistenza stessa.

Se non è indispensabile, non lavare con temperature oltre i 60° Se cambi la lavatrice acquistane una che sia di classe energetica A+ che consuma meno, lo stesso vale per altri elettrodomestici.

Apri lo sportello il meno possibile e richiudilo subito. Non abbassare la temperatura sotto i 3 gradi Pulisci la serpentina sul retro

Utilizza il ciclo completo solo quando le stoviglie sono particolarmente sporche. Usa il lavaggio rapido a freddo quando ci sono poche stoviglie da lavare.

I forni ventilati permettono buon risparmio in quanto portano, in un tempo molto breve, la temperatura interna al livello desiderato. Conviene dotarsi di un forno a microonde che per le cotture piccole è estremamente più conveniente del forno tradizionale

Quando non li usi spegnili del tutto: non lasciarli in standby.

Non inserire mai normale acqua del rubinetto: sulla resistenza si deposita del calcare che allunga notevolmente i tempi. Infine l'intervento più efficace è sempre quello di scegliere di utilizzare lavatrice, lavastoviglie e ferro da stiro nelle fasce orarie a costo minore, da verificare a seconda del proprio gestore.

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