Redmi Note 11 Pro+ 5G Recensione: un Pro di troppo, nonostante la ricarica

2022-09-17 04:23:29 By : Ms. Jodie Xu

Redmi Note 11 Pro Plus 5G è un nome che non è passato di certo inosservato tra gli appassionati al momento del suo annuncio, arrivato a marzo 2022 curiosamente a pochi giorni dalla pubblicazione della nostra recensione di Redmi Note 11 Pro 5G, altro smartphone della stessa famiglia, che però perde il "Plus" nel nome. Nella sostanza si tratta di due dispositivi ben distinti e non bisogna farsi ingannare da questa somiglianza nominale, che può confondere anche gli appassionati più incalliti del mercato smartphone. Il Redmi Note 11 Pro+ viene proposto a un prezzo di 479,90 euro per il modello da 8/128GB che abbiamo avuto modo di provare (449,90 euro per la variante da 6/128GB) ed è uno smartphone figlio dei tempi che corrono, con un'industria che ce la sta mettendo tutta per portare novità nonostante un impianto logistico in affanno.

Il design dello smartphone ricalca i caratteri identitari del brand, tanto che non manca un imponente modulo fotocamere con sensore principale di dimensioni importanti e, trionfale, la scritta "108MP Camera Matrix".

Anche lo spessore dell'isola fotografica è notevole e fa traballare un po' lo smartphone quando poggiato su una superficie piana, ma niente di trascendentale. Ciò che ci ha più fatto storcere il naso però è che, nonostante il prezzo vicino ai 500 euro, i materiali non siano esattamente Premium e si sia scelta anche la plastica. Inoltre, peso e dimensioni non sono esattamente dei più contenuti: 163,65 x 76,19 x 8,39 mm, per 204 grammi. Certo, si tratta di uno smartphone che possiamo ormai definire totalmente nella norma, ma è bene sottolineare questi aspetti per gli utenti più esigenti in termini di maneggevolezza. Per il resto, la colorazione Forest Green che abbiamo avuto modo di provare risulta meno ispirata delle altre e i suoi giochi di luce sul retro non sono tra i più riusciti.

Lo smartphone è acquistabile anche nelle colorazioni Graphite Gray e Star Blue, dunque come sempre la possibilità di scelta non manca. Anteriormente troneggia un ampio display con foro per la fotocamera di piccole dimensioni, posizionato in alto al centro.

Il sensore biometrico per le impronte digitali non è in-display, bensì integrato nel pulsante d'accensione collocato sul lato destro, a fianco del bilanciere del volume. Sempre guardando alla sicurezza, comunque, non manca il riconoscimento del volto. In basso troviamo il carrellino per la SIM (Dual nanoSIM o nanoSIM + microSD), la porta USB Type-C, un microfono e l'altoparlante. In altro, invece, jack audio per le cuffie, microfono, sensore IR e altoparlante completano la configurazione. Insomma, da questo punto di vista si tratta di una soluzione completa, ma Xiaomi non delude le aspettative neanche per quel che riguarda la confezione di vendita, dato che in dotazione ci sono una cover trasparente, un cavo USB Type-C/USB Type-A, la spilla per l'estrazione del vano SIM e, soprattutto, il caricabatterie da 120W.

Il processore sotto la scocca è un MediaTek Dimensity 920, affiancato nel nostro sample da 8GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna UFS 2.2 (lo storage interno è espandibile tramite microSD fino a 512GB).

Si tratta di una configurazione che non convince del tutto, presentando qualche impuntamento qua e là anche durante l'utilizzo quotidiano, nonostante l'estensione virtuale della RAM di 3GB. Un occhio allenato può accorgersene anche nello scorrimento rapido tra i menu, ma tutto viene maggiormente a galla provando a utilizzare, tramite browser, qualche player video non dei più leggeri. Tra rallentamenti e blocchi del contenuto in riproduzione, l'esperienza non è certamente delle migliori. Risultato notevolmente diverso se si cambia approccio e concentrandosi sulle classiche operazioni del quotidiano, ma la situazione non è delle più rosee in termini di performance se contestualizziamo il prodotto nella fascia a cui viene venduto, ovvero quella appena sotto ai 500 euro. In ogni caso, per gli amanti dei dati, Redmi Note 11 Pro+ 5G ha fatto registrare 443.348 punti su AnTuTu Benchmark v.9.3.8, nonché 731 punti in single-core e 2.236 punti in multi-core su GeekBench. Insomma, anche numeri alla mano si fa riferimento a un prodotto che lascia un po' a desiderare dal punto di vista delle prestazioni. Un vero peccato, anche perché lo smartphone è dotato del supporto alla ricarica rapida a 120W, che fa quasi dimenticare della batteria da 4.500 mAh e dell'autonomia soltanto nella media (a volte siamo arrivati a sera, ad esempio, con il 20% di carica residua).

Il display è un AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), frequenza di aggiornamento di 120 Hz, touch sampling rate di 360 Hz, picchi di luminosità di 1200 nit e foro per la fotocamera di piccole dimensioni. Lo schermo è buono sia in termini di luminosità massima che di bilanciamento dei colori, rappresentando una soluzione che convincerà anche coloro che sono soliti puntare su questa fascia di prezzo. Non mancano, poi, la modalità Always On e i DRM Widevine L1, quindi è garantita la riproduzione in Full HD su Netflix. Altri aspetti positivi della proposta del brand risiedono nei comparti audio e connettività. Nel primo caso, gli speaker di JBL offrono un'ottima atmosfera sonora, mentre lato connettività c'è essenzialmente tutto ciò che si può desiderare con 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 e NFC.

Piacevole anche il reparto fotografico, che presenta un triplo sensore posteriore da 108MP (f/1.8) + 8MP (f/2.2, ultra-wide) + 2MP (f/2.4, macro) e completato anteriormente da una lente da 16MP (f/2.4).

Le foto escono bene di giorno in pressoché tutti i contesti, mentre i video arrivano anche al 4K/30 fps e dispongono, tutto sommato, di una buona stabilizzazione. Selfie e grandangolari non deluderanno per la fascia di prezzo, mentre le macro faranno sempre storcere un po' il naso a coloro che cercano una risoluzione più elevata. Per il resto, le foto notturne fanno un po' emergere i limiti del reparto ma siamo assolutamente in linea con il cartellino, anche se lo zoom massimo a cui si può arrivare in digitale è il 10x. Come sempre, per approfondire più nel dettaglio quanto descritto, potete fare riferimento alle foto non compresse presenti nella nostra cartella Drive di Redmi Note 11 Pro+ 5G.

La maggior parte della nostra prova dello smartphone si è svolta sulla classica MIUI 12.5 basata su Android 11, poi è arrivata la MIUI 13 basata su Android 12, accompagnata dalle patch di sicurezza di aprile 2022.

Nel caso ve lo stiate chiedendo, no: purtroppo l'update, nonostante indichi genericamente che è stata "migliorata la stabilità complessiva", non ha apportato grosse rivoluzioni in termini di performance nell'utilizzo generale, così come permane qualche bug qua e là. Certo, la fluidità del sistema non va realmente a impattare più di tanto sull'esperienza, ma gli impuntamenti faranno un po' storcere il naso ai più attenti. Al netto di questo, la MIUI 13 implementa miriadi di funzionalità e sono arrivati anche nuovi Super sfondi e widget.

L'ambito in cui si notano di più le imperfezioni in termini di performance di Redmi Note 11 Pro+ 5G è il gaming e abbiamo effettuato tutte le prove su entrambe le versioni del sistema operativo. La certezza, in questi casi, arriva con titoli come Fortnite, in grado di mettere in luce i limiti degli smartphone che scendono a troppi compromessi. Al primo avvio si viene già messi in guardia dal messaggio "Questo dispositivo non è ufficialmente supportato da Fortnite. Utilizzarlo potrebbe compromettere le prestazioni e la stabilità del gioco", che per un dispositivo di questo tipo non è propriamente il migliore dei biglietti da visita.

Nonostante tutto, siamo riusciti a far girare il titolo di Epic Games con preset Medio e 30 FPS. Si nota poi qualche incertezza nel framerate provando a giocare a Into The Dead 2 Unleashed, gioco legato alla sottoscrizione a Netflix, con dettagli al massimo. Il giocatore casual riuscirà comunque a godersi l'esperienza, magari scendendo a patti con le opzioni grafiche, mentre Call of Duty Mobile riesce a girare su Alto e FPS su Molto Alto, ma non si può andare oltre. Per intenderci, provando a impostare gli FPS su Max i dettagli vengono subito impostati su Basso. Insomma, bisogna trovare il giusto equilibrio per giocare con soddisfazione, ma il sistema di raffreddamento LiquidCool Technology 2.0 basato su vapor chamber fa il suo lavoro, riuscendo a mantenere le temperature nella norma, anche se qualche volta il calore sulla scocca si sente. Immancabile, poi, il solito pannello in-game Game Turbo, che però non può fare miracoli in questo caso.

Redmi Note 11 Pro+ 5G non rappresenta probabilmente il miglior esempio della tradizione del brand. La direzione del mercato sembra aver chiamato a raccolta anche Xiaomi, con prezzi che salgono (anche per via del periodo non dei più rosei) e dispositivi lanciati a poche settimane l'uno dall'altro. Non mettiamo in dubbio che questo possa funzionare a livello commerciale, ma nel contesto del collocamento sul mercato, per un appassionato che deve scegliere con cognizione di causa il proprio dispositivo futuro, questo smartphone sembra essere di troppo. Si tratta, infatti, di un modello che vorrebbe rappresentare l'anello di congiunzione tra Redmi Note 11 Pro 5G e la fascia più alta: peccato che ci sia già Xiaomi 11 Lite 5G NE, annunciato a fine 2021 e che ormai si trova a ottimo prezzo. Non fraintendeteci, le differenze a livello di scheda tecnica ci sono, ma se aggiungiamo le proposte di POCO, altro brand collegato a Xiaomi, come POCO F4 GT (che dispone di caratteristiche da flagship ed è stato lanciato a un prezzo simile a quello di Redmi Note 11 Pro Plus 5G), capite bene che la scelta per molti potrebbe essere scontata. Al netto di tutto, comunque, non manca qualche spunto interessante, dal buon comparto fotografico alla ricarica rapida a 120W, passando per l'interessante display AMOLED con refresh rate di 120Hz e per il reparto connettività completo di 5G, Wi-Fi 6 e NFC. Tuttavia, le incertezze prestazionali, insieme a dei materiali non propriamente Premium, a un'autonomia solamente nella media e peso e dimensioni non dei più contenuti, non lo fanno spiccare dalla massa. Certo, in linea generale, Redmi Note 11 Pro Plus 5G è uno smartphone tutto sommato discreto, ma lo stesso portfolio dell'azienda offre soluzioni migliori, per non fare riferimento alle proposte dei brand collegati.

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