Klonoa Phantasy Reverie Series - Il ritorno di uno dei classici dimenticati del genere platform

2022-07-30 03:46:05 By : Mr. kevin yan

Al nome di Klonoa molti lettori rizzeranno le “antenne” e inizieranno, conseguentemente, un viaggio nel viale dei ricordi, visto che stiamo parlando di uno tra i platform giapponesi più apprezzati dell’era della prima Playstation. Uscito originariamente nel 1997, per il mercato orientale, il titolo arrivò un anno dopo anche in Europa e, circa dieci anni dopo, anche su piattaforme Nintendo grazie ad un buon remake di cui vi parleremo più nel dettaglio in questo articolo.

Il titolo, originariamente sviluppato e prodotto dalla stessa Bandai Namco, riuscì ad ottenere buoni consensi tra pubblico e critica, che spinsero il publisher a rilasciare, qualche anno dopo, un sequel in esclusiva su Playstation 2, oltre che numerosi spin off su Game Boy Advance e “varianti” sportive sulla console Sony.

Insomma, un brand di successo che, inspiegabilmente, venne messo a riposo dal publisher giapponese e che da allora viene mantenuto vivo solamente nelle memorie dei videogiocatori, desiderosi di mettere mano su di un nuovo capitolo per le moderne console.

Un nuovo capitolo, alla fine, non è arrivato ma la volontà di Bandai Namco di “presentare” questo brand anche alle nuove leve si è palesato sotto forma di remastered dei primi due capitoli, con una collection dal nome Klonoa Phantasy Reverie Series.

Noi l’abbiamo provata, in versione Playstation 5 – grazie ad un codice review fornitoci dal publisher – e siamo quindi pronti a fornirvi, come di consueto, il nostro responso finale sul titolo.

Partiamo, per questa nostra odierna disamina, dal primo titolo che fa da “apripista” di questo pacchetto confezionato da Bandai Namco: Door to Phantomile.

Come dicevamo, il titolo in questione uscì nel lontano 1997 sulla prima Playstation e ben dieci anni dopo ne venne sviluppato un remake interamente tridimensionale per Nintendo Wii. Ebbene, la versione presente in questa collezione si rifà interamente a quella sopracitata, presentando un motore interamente tridimensionale e modelli aggiornati, cercando, in qualche modo, di portare il tutto a degli standard qualitativi della nuova generazione.

Il gioco è ambientato a Phantomile, una terra alimentata dai sogni che la gente fa di notte. Un animale antropomorfo di nome Klonoa sogna un dirigibile che si schianta su una montagna vicina…evento che, effettivamente, vede avverarsi qualche tempo dopo. Klonoa e il suo amico, uno “spirito dell’anello” di nome Huepow, decidono quindi di indagare, scalando la montagna. Sulla montagna, l’improbabile duo, incappa su uno spirito oscuro di nome Ghadius che cerca un ciondolo lunare magico per trasformare Phantomile in un mondo di incubi. Ovviamente sarà a noi fermare la minaccia e riportare la pace e la tranquillità nella terra di Phantomile.

Da questo semplice plot si sviluppano i brevi stage che compongono la storia di Door to Phantomile, titolo di genere platform che presenta un gameplay tanto semplice quanto, ancora oggi, godibilissimo. Nonostante la tridimensionalità del motore, per questa riedizione, il gioco è più vicino ad uno stile 2.5D: il giocatore muove il protagonista Klonoa lungo gli stage, correndo da destra a sinistra, saltando e librandosi in aria per un breve periodo di tempo. Il percorso dei diversi stage, spesso, si sovrappone e si ramifica in diverse direzioni, dando spesso al giocatore la possibilità di intraprendere percorsi alternativi.

Klonoa, in puro stile Kirby, può “afferrare” i nemici utilizzando l’anello dello spiritello Huepow e lanciarlo come un proiettile contro altri nemici, oppure usarli come trampolino per eseguire salti ancora più grandi. In sostanza, la sfida di Door to Phantomile riguarda principalmente il completamento degli stage, affrontando ostacoli che devono essere – necessariamente – superati utilizzando una combinazione di queste tecniche. Spesso, a conclusione degli stage, dovremo affrontare boss fight più o meno impegnative, nelle quali le nostre abilità con l’anello saranno messe a dura prova, all’interno di arene “circolari”.

Il gameplay di Klonoa 2: Lunatea’s Veil è paragonabile a quello del suo predecessore a Klonoa: Door to Phantomile: consiste in fasi platform standard e battaglie con i boss, caratterizzate dal solito, ottimo, level design. Dopo un determinato punto del gioco, il giocatore avrà la possibilità di scegliere quale fase, o “Visione”, giocare sulla mappa del mondo. Per la maggior parte del gioco, il giocatore si limita a un percorso 2D a scorrimento laterale in un ambiente 3D, con la possibilità di muoversi a sinistra, a destra, in alto o in basso ma anche “girarsi” verso – o lontano – dallo schermo, per interagire o lanciare oggetti, posti rispettivamente in primo piano o sullo sfondo della schermata. Nelle fasi standard l’obiettivo è raggiungere la fine del livello utilizzando i nemici per superare gli ostacoli e risolvere gli enigmi, sullo stile quindi del precedente capitolo. Klonoa ha una quantità limitata di salute sotto forma di cuori, che si riduce quando entra in contatto con i nemici e alcuni ostacoli, quindi è sempre opportuno stare all’occhio a non ridurre a livelli “critici” la nostra vita per evitare, appunto, di ricominciare lo stage.

Il gioco può anche essere definito come un “more of the same” della precedente iterazione, ma per i tempi il fatto di poter contare su un motore tridimensionale, in grado di sfruttare appieno l’hardware di Playstation 2 rispetto a quella della precedente console Sony, permise agli sviluppatori di proporre un engine con una marcia in più, a cui successivamente si ispirarono per mettere in piedi il remake del primo capitolo su Wii. Lunatea’s Veil espande, concettualmente, le meccaniche già viste nel precedente capitolo, andando a lavorare su un level design ancora più azzeccato e, a tratti, tutt’oggi impressionante e, senza dubbio, il fatto di poter godere ad oggi degli scenari messi in piedi dagli sviluppatori – con il supporto dei 4K e 60 fps della versione Playstation 5, da noi provata – rendono “vincente” questa operazione nostalgia.

25 anni passano per tutti. Nonostante l’elogio al level design dei due capitoli proposti in questa collection, ci sentiamo comunque in dovere di mettere in guardia i lettori dalla bontà della rimasterizzazione. Il lavoro svolto è sì ottimo, dal punto di vista del redesign dei comprimari e delle ambientazioni, così come le finezze in termini di ottimizzazione (come dicevamo, infatti, il gioco mantiene una risoluzione ancorata ai 4K e una fluidità costante a 60 frame al secondo), ma stiamo comunque parlando di un titolo che sul fronte delle animazioni dimostra tutta la sua età. Il gioco potrebbe risultare, a tratti, eccessivamente macchinoso agli occhi di un giovane videogiocatore mai avvicinatosi a questa saga e, spesso, potrebbe trovare derivative alcune meccaniche che, come dicevamo, sembrano prese direttamente dal ben più “celebre” eroe paffuto rosa di Nintendo.

A lasciare parecchio interdetti è invece il prezzo della remastered, disponibile a circa 50 euro sia per il formato fisico che digitale: un prezzo, a nostro modo di vederla, decisamente elevato per gli standard di una rimasterizzazione nuda e cruda, che avrebbe sicuramente beneficiato di un taglio di prezzo ancora più netto. Stiamo anche parlando di due titoli che, sul fronte longevità, lasciano parecchio a desiderare: basti pensare che per il primo capitolo basteranno circa cinque ore per arrivare ai titoli di coda e, più o meno, altrettanti per il suo sequel – una remastered che quindi, a fatica, raggiunge la longevità di un titolo intero, nonostante il fattore rigiocabilità dettato da segreti e livelli di difficoltà superiori selezionabili.

Impossibile non rimanere affascinati dal pacchetto messo in piedi da Bandai Namco. Klonoa Phantasy Reverie Series si può definire un’operazione nostalgia portata a compimento, grazie alla rimasterizzazione – tecnicamente soddisfacente – dei due capitoli principali della saga platform per eccellenza di casa Bandai Namco. Nonostante una carenza di contenuti, oggettivamente pesante, ed un prezzo di vendita a nostro parere eccessivo, consigliamo ai fan storici della saga di avventarsi, con rapidità, sul pacchetto confezionato da Bandai Namco e passare qualche ora, magari in compagnia (sfruttando la coop) di amici o famiglia, spensierata e divertente.

Klonoa Phantasy Reverie Series è un’operazione nostalgia riuscita, ma con qualche riserva. Buona la rimasterizzazione tecnica e la possibilità di trovare, sullo stesso “disco”, entrambi i capitoli di Klonoa (riportati a standard tecnici moderni) – peccato per la fascia di prezzo scelta, a nostro parere eccessiva, e per alcuni elementi di gameplay invecchiati non benissimo.

Nome: Klonoa Phantasy Reverie Series Piattaforma: PS5 Uscita: 08 luglio 2022 Genere: Platform Sito web: clicca qui Sviluppatore: MONKEYCRAFT Co. Ltd. Publisher: Bandai Namco Entertainment Pegi: