Eiyuden Chronicle: Rising - Un interessante RPG 2.5D a scorrimento

2022-06-11 01:33:34 By : Mr. weisheng Chen

Nel variegato e spesso intricato mondo degli JRPG, ci sono tantissimi esponenti che non hanno bisogno di presentazioni. La serie Final Fantasy, ad esempio, è divenuta nel tempo così “enorme” da “strabordare” dai meri limiti della nicchia di appassionati di settore, attraendo a sé giocatori appartenenti ad altri segmenti dell’industria videoludica. Esistono, al contempo, saghe altrettanto seminali e fondamentali nell’evoluzione del l’area ludica ma che, per svariate ragioni, non hanno mai realmente “abbattuto” le mura che li “intrappolavano” all’interno della “radice” d’appartenenza. Ed è d’obbligo citare la serie Suikoden, che consta diversi capitoli che hanno spaziato dai classici JRPG in due dimensioni old school, ad avventure testuali e persino giochi di ruolo tattici, ambientati nello stesso universo di gioco e anelli di una notevole storyline. Ma, in questa sede, a dieci anni circa dall’ultimo capitolo di Suikoden non parleremo (purtroppo) di un nuovo capitolo dello stesso ma, al contrario, di una nuova saga che si sta schiudendo dinanzi ai nostri occhi, erede spirituale proprio del JRPG di cui sopra: parliamo di Eiyuden Chronicle, una novella serie (si spera!) di videogame sviluppata ed edita rispettivamente da Natsume Atari e 505 Games. Ma la mente dietro il titolo è Yoshitaka Murayama, creatore di Suikoden, e in modo particolare del primo capitolo della saga, Rising, che funge da “preparazione” al vero “piatto forte”, Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes che uscirà nel 2023. Quest’ultimo, nato da una raccolta fondi su Kickstarter dal notevole successo, è ancora lontano ma Eiyuden Chronicle: Rising, stretch goal del citato crowdfunding, dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) tenerci impegnati in attesa dell’uscito del titolo principale.

Ci riuscirà? Bando alle ciance, ecco a voi la recensione di Eiyuden Chronicle: Rising per PlayStation 5.

Eiyuden Chronicle: Rising è un gioco d’azione a scorrimento orizzontale in 2.5 dimensioni, con fulgidi elementi ruolistici e una, piuttosto basica, sezione dedicata allo sviluppo e alla costruzione di una città. Nel gioco, interpreteremo una giovane avventuriera, Cj, che si stabilisce nella desolata città di Nuova Nevaeh, distrutta da un devastante terremoto. Ma l’evento cataclismatico ha rivelato rovine antiche, che sembrano nascondere potenti artefatti e terribili pericoli: ed è proprio da queste premesse che partirà l’avventura della nostra giovane esploratrice, ben presto accompagnata da altri personaggi principali in grado di aiutarla nel tortuoso cammino da avventuriera.

In generale, è difficile inquadrare a fondo la linea narrativa di Eiyuden Chronicle: Rising. Innanzitutto, per l’assenza di un “binario narrativo” visibile che, al contrario, è invece formato da tanti spezzoni che emergono dal quantitativo notevole di missioni secondarie affrontabili (e toccherà a noi “unire i puntini”). Ma, anche facendolo, il risultato complessivo non sarà particolarmente originale o creativo, restando in una sorta di “media teorica”, per temi e situazioni, tipica del settore. In secondo luogo, probabilmente una carenza ancor più marcata, non v’è un vero sviluppo del rapporto tra i personaggi che, al di là di qualche battuta insapore, non andranno mai seriamente ad interagire fra loro. Gli stessi protagonisti della nostra avventura, in aggiunta, non saranno chissà quanto individualmente elaborati ma, tendenzialmente, si limiteranno semplicemente a rispettare in modo più o meno pedissequo gli stereotipi più classici dell’intrattenimento nipponico.

Se narrativamente il titolo non è particolarmente avvincente, lato gameplay le cose migliorano (solo) un po’. Come anticipato, il gioco sarà sostanzialmente un action a scorrimento che ci vedrà utilizzare un party composto da tre elementi, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. Ovviamente, i combattimenti saranno in tempo reale e, una nota dolente per gli appassionati dei giochi di ruolo, non vi sarà la compresenza di tutto il team a schermo. Al contrario, useremo un solo personaggio per ogni livello avendo, però, la possibilità di cambiarlo al volo con la pressione di uno specifico tasto che, addirittura, se premuto con il giusto tempismo attiverà delle specifiche combo inter-personaggio. Al centro del nostro vagare, vi sarà appunto l’esplorazione dell’ambiente extra-urbano al fine dell’ottenimento dei “timbri”, completando varie missioni che ci verranno assegnate in città e che serviranno, appunto, per avviare la sua ricostruzione. Concludere con successo gli incarichi assegnatici, generalmente molto facili e che graviteranno quasi sempre tra lo scovare una o più risorse oppure il trovare una specifica persona, potremo potenziare i vari negozi sparsi per la città per vederla lentamente rinascere. Negozi più “potenti” avranno oggetti più potenti, in una sorta di ciclo infinito che ci permetterà al contempo di aumentare l’effettività in battaglia dei nostri personaggi al fine di poter esplorare, via via, aree più pericolose.

Se, sulla carta, unire azione ruolistica e costruzione di città potrebbe essere un duo vincente, in realtà Eiyuden Chronicle: Rising non riesce appieno nel suo compito. Come detto, l’azione di gioco si svilupperà in orizzontale in uno stile praticamente speculare ad un Metroidvania standard: useremo un tasto per attaccare (ogni personaggio ne avrà uno specifico) e, abbattendo nemici, guadagneremo esperienza utile per potenziare i nostri personaggi e sbloccare nuove e più efficaci abilità. In generale, gli “ingranaggi” più specificamente action sono sicuramente ben oliati e riusciti, senza gravi imperfezioni da segnalare: il gioco è fluido e dinamico al punto giusto e, in generale, i combattimenti saranno sempre piuttosto divertente seppur i nemici quasi mai impensieriranno realmente, eccezion fatta per alcuni boss. Nonostante “meccanismi” ben integrati, vi sarà una certa “spossatezza” concettuale di fondo a renderne difficile la complessiva “digestione” del titolo. L’esplorazione, ad esempio, sarà tendenzialmente ripetitiva, visto che il titolo ci indurrà a visitare più e più volte le stesse location, così come saremo costretti ad affrontare una miriade di volte anche gli stessi mini-boss (probabilmente, l’aspetto meglio riuscito del gioco sia lato sfida che concettuale) al contempo tentando di completare l’ennesima missione “copy/paste”. Una repetita che “non iuvant” più di tanto e che rende, velocemente, il titolo quasi un esercizio meccanico di utilizzo del proprio controller, piuttosto che un’avventura piena e profonda.

Parlando degli stage, essi saranno sostanzialmente dei dungeon di lunghezza variabile ma sempre piuttosto lineari e con pochissimi “segreti” da svelare. Nei vari livelli, avremo la possibilità di raccogliere diversi oggetti che ci ritorneranno utili in altri aspetti del gioco (anch’essi piuttosto basici e non particolarmente elaborati) come il crafting, il potenziamento di specifico equipaggiamento e la cucina. In generale, nonostante una sua insita gradevolezza, il gameplay complessivo del titolo trasferirà continuamente la sensazione d’esser in procinto di decollare, senza però farlo davvero. Nonostante ci siano diversi elementi potenzialmente in grado di donare al titolo uno spessore maggiore, in realtà Eiyuden Chronicle: Rising mostra diversi limiti concettuali e una tracotante basicità generale che, in fin dei conti, ne rivelano essenzialmente la sua intrinseca natura, ovvero quella di “premio” in una raccolta fondi vincente e nulla più che un piccolo antipasto della portata principale che verrà pubblicata nel 2023. Nonostante un gameplay manchevole di alcuni elementi, il gioco è comunque gradevole e potrebbe tranquillamente fungere da “starting game” per avvicinare i più giovani al mondo del ruolismo nipponico, anche grazie al suo livello di sfida tendenzialmente basso e al suo andazzo rilassato e senza “urgenze”.

Complessivamente, il pacchetto ludico offerto dal gioco, se si volesse completare davvero tutto, offre intorno alla ventina di ore di gioco rendendolo, anche da questo punto di vista, facilmente accessibile ai giocatori un po’ più casual. La sua “vicinanza ipotetica” a chi non è esattamente un veterano del settore è possibile anche grazie al pregevole comparto estetico, che si fregia di una grafica in stile anime disegnata a mano e impreziosita da un riuscitissimo 2.5D. L’estetica del titolo sarà vibrante e calda, che mescolerà elementi grafici del passato ma “potenziati” dalle moderne possibilità tecnologiche: ogni aspetto estetico del gioco, dai fondali ai “ritratti” dei personaggi, sarà ben realizzato e gradevolissimo, specialmente se si è amanti della cultura nipponica. In ultima istanza, da un punto di vista squisitamente tecnico il titolo è praticamente perfetto: nessun bug degno di nota è stato riscontrato durante il test, con il titolo che è scorso fluidamente sulla PlayStation 5, sia da un punto di vista squisitamente meccanico che più concretamente legato alla stabilità generale. Dunque, un ottimo lavoro complessivo coadiuvato anche da un comparto sonoro brillante anche se probabilmente un po’ troppo “anonimo”.

Eiyuden Chronicle: Rising va preso per quello che è: nulla più che uno “stretch goal” raggiunto in una raccolta fondi di successo e che punta ad un titolo di natura diversa (e su cui, ovviamente, sono state investite risorse diverse). Quel che resta è un gioco d’azione a scorrimento che mette sul tavolo diverse caratteristiche, sulla carta avvincenti, ma che pagano una realizzazione piuttosto basica e non particolarmente profonda. In sostanza, il titolo fa parecchie cose ma non eccelle in nulla: detto ciò, data la sua complessiva pacatezza, il prezzo accessibilissimo e un livello di difficoltà che punta al passo, Eiyuden Chronicle: Rising potrebbe essere un buon titolo per chi si approccia per la prima volta al mondo dei ruolistici nipponici.

Eiyuden Chronicle: Rising è un po’ tutto e un po’ niente: probabilmente, l’immagine migliore per renderne appieno i margini è quella di “demo elaborata” in vista di Hundred Heroes. In generale, nonostante premesse avvincenti e una commistioni di generi comunque originali, il titolo sviluppato da Natsume Atari non riesce mai sul serio a decollare complice una certa semplicità di base. Semplicità che, comunque sia, potrebbe essere a tutti gli effetti una chiave di volta per chi sia alla ricerca di un titolo del settore non particolarmente impegnativo sotto tutti i punti di vista e dal costo (molto) contenuto.

Nome: Eiyuden Chronicle: Rising Piattaforma: PS5 Uscita: 10 maggio 2022 Genere: Action/RPG Sito web: clicca qui Sviluppatore: Natsume Atari Publisher: 505 Games Pegi: