Manutenzione auto connesse in aftermarket: cosa esiste oggi davvero?

2022-09-24 05:43:13 By : Mr. MOVEN CHEN

Close-up Of A Car Mechanic Using Digital Tablet

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La manutenzione delle auto connesse in aftermarket presso le officine indipendenti dipenderà dalla capacità delle stesse a sfruttare la transizione digitale. Ma quali sono le soluzioni realmente esistenti per gli operatori dell’Independent Aftermarket per far accedere alle proprie officine le auto connesse? Nell’ambito del report Auto elettriche e connesse: impatto su aftermarket e consumatori abbiamo approfondito quali sono le opportunità reali che si prospettano per gli autoriparatori (e gli automobilisti) riguardo la manutenzione delle auto connesse. Nei paragrafi successivi vediamo alcune soluzioni che collegano le officine indipendenti alle auto connesse, come l’app Cardoo di LKQ RHIAG e la piattaforma Repdate di CARUSO. La concorrenza digitale nell’Independent Aftermarket crescerà sempre di più, ma le reti ufficiali dei Costruttori non resteranno a guardare, facendo di tutto per non perdere l’occasione di tenersi stretti i clienti. Come? Fidcar è un esempio concreto di cosa esiste già anche presso le reti ufficiali, come quelle di Stellantis & You in Europa.

Questo è solo uno degli oltre 40 approfondimenti che compongono il report “Auto elettriche e connesse: impatto su aftermarket e consumatori” realizzato da SicurAUTO.it con il supporto dei nostri sponsor LKQ RHIAG, Arval e Repower.

Il report pubblica originali infografiche con le differenze di manutenzione ordinaria tra 25 vetture elettriche, ibride e tradizionali, nonché dati e analisi inediti grazie alla collaborazione di società leader del settore automotive, tra cui: Europ Assistance, Unipol Sai, McKinsey, Deloitte, GiPA, Axa Partners Italia, Generali, Allianz, CARUSO e Cobat.

Lo studio si arricchisce di interviste esclusive che hanno visto gli esperti di ANFIA, ADIRA, AICA / EGEA, CLEPA, FIGIEFA, FIA, ACEA E AIRC / FEDERCARROZZIERI, rispondere alle nostre domande sui trend e le sfide più significative che l’industria automotive sta già affrontando e si ritroverà a fronteggiare nei prossimi anni con la crescente diffusione delle auto connesse ed elettrificate.

Secondo i dati Frost&Sullivan elaborati da Porsche Consulting e CARUSO, che SicurAUTO.it ha visionato, entro il 2025 Europa e USA raggiungeranno il 100% delle nuove auto connesse (la Cina sarà al 90% entro il 2030). Al 31 dicembre 2021, a fronte di un parco auto circolante di 328 milioni di auto in Europa, circa il 12% (39 milioni) è costituito da veicoli nativamente connessi e il 5% (17 milioni) alimentano il database del Neutral Server CARUSO con cui abbiamo parlato di Data Act e nuovi servizi digitali. Questo trend porterà sempre più la totalità dei veicoli connessi a trasmettere i dati ai Neutral Server, tuttavia la manutenzione delle auto connesse in aftermarket potrà esistere solo se anche le officine saranno in rete. Ma quante sono le officine che hanno manifestato la necessità di connettersi alle auto dei clienti? L’indagine di Qualität ist Mehrwert riporta che in media il 58% delle officine in Germania vorrebbe più supporto nella digitalizzazione, fino al 70% per le officine da 6 a 10 dipendenti. Su questi trend sono nati progetti pilota diventati poi delle soluzioni digitali per officine orientati anche ai consumatori B2C (come Cardoo e Repdate) e B2B (come Fidcar di Stellantis&You).

Cardoo è un’app di LKQ RHIAG aperta per consumatori e operatori partner che fa incrociare le esigenze degli automobilisti con le officine e tutti gli operatori registrati (es. distributori di carburante, parcheggi, etc). L’applicazione, nata in Olanda, ha un piano di espansione rapida che prevede nei prossimi anni l’ampliamento dei servizi e dei Paesi in cui si potrà utilizzare. Il suo funzionamento è legato al VIN che gli automobilisti inseriscono all’interno dell’App e in base alle autorizzazioni sottoscritte permette all’app Cardoo di ritagliare le preferenze dell’utente in ottica B2B e B2C. Infatti la sua natura duplice, business e consumer, permette di:

– Connettere l’officina aderente al servizio con il consumatore e altri operatori;

– Offrire servizi automobilistici utili al consumatore finale (ricerca parcheggi, stazioni di servizio, servizi assicurativi, etc);

I dati che elabora Cardoo in base alle preferenze dell’automobilista serviranno poi ai provider di servizi e alle officine per formulare offerte mirate sulla base di:

– Dati relativi all’auto (modello, chilometraggio, proprietà);

– Spostamenti (parcheggi, rifornimenti, lavaggio, pedaggi autostradali, etc);

– Dati sulla manutenzione auto (intervalli, costi, ricambi, officine);

– Costo di proprietà (assicurazione, tasse, manutenzione, utilizzo);

In base alla tipologia di auto e ai dati disponibili, Cardoo può consigliare al proprietario officine o servizi su misura compatibili con le sue preferenze.

– A fine 2021, il progetto di sperimentazione avviato in Olanda agganciato alla piattaforma LKQ CarSys (gestione reti officine) e Tender Engine è servito a testare la reattività del mercato. I primi partner sono stati già selezionati e, oltre alle officine del gruppo LKQ RHIAG, sono presenti servizi relativi al parcheggio, pagamenti in app, navigazione GPS, rifornimento carburante, assistenza stradale, manutenzione e gestione dei costi di utilizzo;

– Nel 2022 è prevista l’espansione in Germania, includendo anche altri servizi relativi all’elettromobilità. Ad esempio punti di ricarica, assicurazioni ad hoc, info sul traffico e la navigazione migliorata, prenotazione del parcheggio, abbonamento sulla manutenzione, altri gestori di reti di officine;

– Nel 2023 l’app Cardoo sarà disponibile anche nel Regno Unito e in Europa, implementando molte funzionalità su cui punta la digitalizzazione dei servizi aftermarket: sicurezza, noleggio auto, collegamenti ai servizi dei Costruttori auto, etc;

Repdate, secondo quando dichiarato da CARUSO, è una piattaforma che semplifica il processo di digitalizzazione delle officine indipendenti, aumentando l’efficienza e fidelizzando i clienti. E’ un collettore che mette in rete sia gli operatori indipendenti sia gli automobilisti con potenziali vantaggi per tutti:

– L’officina iscritta alla piattaforma Repdate, potrà contare su un nuovo canale di affiliazione dei clienti grazie anche ai dati connessi dei veicoli collegati al Server CARUSO. La stessa si potrà sollevare dall’attività di contattare i clienti, prendere gli appuntamenti, preparare i preventivi, perché saranno i clienti a trovare l’officina online e prenotare l’appuntamento, specificando il servizio richiesto. Le officine che, in aggiunta, richiedono anche l’accesso ai dati delle auto connesse possono conoscere lo stato di usura dell’auto del cliente e prepararsi agli interventi necessari. Se ad esempio un’auto attesa per il tagliando ordinario trasmette l’usura delle pastiglie al limite, o che è attiva un’avaria specifica, l’officina potrà segnalarlo al proprietario e ordinare i ricambi in anticipo così da predisporre un intervento più preciso e professionale;

– I clienti possono cercare l’officina adatta 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e trovarle tutte in un unico posto. Inoltre una volta contattata l’officina potranno conoscere in totale trasparenza e in anticipo quale sarà il costo della riparazione. Grazie alla connettività potranno permettere all’officina di ottenere i dati del veicolo e quindi una qualità del servizio migliore (vedi sopra);

Un altro progetto realizzato dal Neutral Server CARUSO con BMW e il Network di officine Bosch Car Service, è incentrato sulla trasmissione automatizzata di dati dalle auto connesse alle officine indipendenti del gruppo. Il progetto FNOS (First Notification of Service Need) è una soluzione tecnica allo studio per azzerare il gap nell’accesso ai dati tra officine delle reti ufficiali e officine indipendenti. In questo flusso di dati è sempre il proprietario che seleziona l’officina di fiducia (autorizzata o indipendente) a cui fare riferimento quando l’auto segnala un’avaria, o quando è necessario un intervento di manutenzione. Il servizio BMWCar Data trasmette i dati dell’auto al neutral server CARUSO, che in base alla preferenza del proprietario dell’auto li trasmetterà alle terze parti autorizzate, tra cui le officine indipendenti. Il conducente riceve sul sistema di infotainment un invito presso l’officina di preferenza con i dettagli dell’intervento necessario e i contatti per la prenotazione. Tutto in maniera digitale.

https://www.youtube.com/watch?v=kFXP4Pge2I4

Le reti ufficiali dei Costruttori non stanno affatto a guardare il trend di crescita della digitalizzazione, ma anzi, si stanno già dotando delle soluzioni su cui si costruirà una concorrenza senza precedenti. Una di queste è Fidcar Check, un’app nata per mantenere viva la fedeltà dei clienti anche dopo la scadenza della garanzia ufficiale del Costruttore. Sfrutta l’intelligenza artificiale e la machine learning della piattaforma Fidcar Predict per prevedere le esigenze dei clienti e pianificare campagne di marketing su misura per ogni automobilista. L’app Fidcar Check è recentemente stata scelta dal gruppo Stellantis&You per tutta l’Europa, dopo la sperimentazione fatta presso la concessionaria Stellantis&You Villeneuve-d’Asc. Quando l’auto entra in officina il tecnico fa uno stato d’uso della vettura tramite l’app mobile. Queste informazioni alimentano il database Fidcar Predict e, attraverso l’intelligenza artificiale e la machine learning, la piattaforma elabora la manutenzione predittiva basata sui dati di ogni singola auto. Incrociando i dati tecnici del Costruttore nel CRM della concessionaria e il livello di usura reale rilevato con lo stato d’uso è in grado di fare previsioni sulla sostituzione/riparazione di:

– Manutenzione auto e cambio olio;

Il progetto pilota ha visto triplicare il numero di auto che si sono rivolte in officina a seguito di una campagna marketing, e pertanto è stato ampliato a tutte le concessionarie. Il conversion rate è triplicato proprio grazie al fatto che il sistema basato sulla machine learning permette di sapere quando e quale cliente si deve contattare in base alle condizioni attuali della singola vettura. Grazie al fatto che l’invito (telefonico, via mail o SMS) è molto customizzato, il cliente capisce di potersi rivolgere ad un professionista che conosce perfettamente lo stato d’uso della propria auto. Un segnale forte che rappresenta la volontà delle reti ufficiali di riprendersi i clienti passati alle officine indipendenti. Per le reti di officine indipendenti la scadenza della garanzia del Costruttore non sarà più un parametro rilevante su cui basare le strategie d’impresa. La piattaforma promette di essere in grado di riattrarre i clienti già passati alle reti IAM (Indipendent Aftermarket) attraverso campagne sconti mirate, frutto dello studio del comportamento degli automobilisti non più fedeli alla rete.

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