Gravità artificiale sulla Luna

2022-07-23 03:51:29 By : Joyce Zhang

Il 5 luglio, alcuni rappresentanti dell'Università di Kyoto e della Kajima Corporation (una delle più antiche e grandi società di costruzioni del Giappone) hanno annunciato che studieranno il concetto per la realizzazione di un habitat rotante sulla Luna o, in futuro, su Marte.

Vivere nello spazio presenta una serie di sfide, prima fra tutte gli alti livelli di radiazioni a cui è sottoposto l'essere umano. Ma anche la bassa gravità può causare modifiche importanti ai nostri organismi. Gli effetti della microgravità sulla fisiologia umana sono ben documentati. Grazie a molti esperimenti che coinvolgono soggiorni a lungo termine a bordo della ISS e il famoso Twin Study della NASA, si è stabilito che gli astronauti sperimenteranno una perdita di massa muscolare e un'importante perdità della densità ossea, difficile da recuperare anche dopo esser ritornati sulla Terra. Altri effetti noti includono cambiamenti nella salute cardiovascolare, nella funzione degli organi, nella vista, negli effetti psicologici e nell'espressione genica.

Tuttavia, alcuni di questi problemi potrebbero essere risolti. Il professor Yosuke Yamashiki dell'Università di Kyoto e Takuya Ohno, capo del dipartimento di progettazione architettonica presso la filiale di Kansai di Kajima Construction, hanno mostrato la loro struttura a "gravità artificiale" per vivere sulla Luna e su Marte, durante una conferenza stampa coperta da Kansai TV NEWS, condivisa tramite il canale YouTube.

Sulla Luna la gravità superficiale è del 16,5% (0,165 g) quella della Terra. Su Marte, dove la gravità superficiale è circa il 38% (0,385 g) di quella terrestre, la situazione è leggermente migliore ma non è affatto ideale. In ogni caso un'idagine è d'obbligo perché se l'essere umano vorrà colonizzare altri luoghi nel Sistema Solare avrà anche bisogno di riprodursi lontano dalla Terra e, finora, non esistono ricerche sugli effetti della microgravità (o della bassa gravità) sulla riproduzione e sullo sviluppo precoce del bambino.

Un suggerimento comune è che le strutture rotanti potrebbero creare una forza centripeta simulando la gravità terrestre (9,8 m/s2, o 1 g). Questa è anche l'idea alla base della struttura nota come "Lunagrass", che consentirebbe agli equipaggi degli astronauti di vivere e lavorare nella gravità terrestre simulata.  “Marte e la Luna hanno una gravità superficiale molto più bassa di quella terrestre. Mi chiedo se gli esseri umani alla fine vivranno in questi luoghi... Non è noto se i mammiferi possano riprodursi e crescere normalmente in uno spazio a bassa gravità come la Luna. Tuttavia, la gravità all'interno di Lunagrass è la stessa di quella terrestre ed è possibile partorire e se vivi qui, puoi mantenere un corpo che può tornare sulla Terra in qualsiasi momento", ha detto Yamashiki.

Come mostra il video, il concetto è simile a un cilindro O'Neill (un noto progetto di habitat spaziale), tranne per il fatto che si trova e ruota su un lato ed è rastremato verso il basso creando una forma a imbuto. L'imbuto è sostenuto da una grande struttura a traliccio che si estende alla base per distribuire il peso su una superficie più ampia. Attorno alla struttura di base si snoda un binario dove un treno ad alta velocità funge da trasporto verso superficie lunare o tra i punti all'interno della base.

All'interno dell'imbuto, la vita si svolge tra specchi d'acqua con tanto di imbarcazioni, vegetazione e quelle che sembrano strutture galleggianti (i quadrati marroni) e una rete di trasporto che consente alle persone di spostarsi.

Altre idee affrontate nella presentazione includono un trasporto Terra-Luna (e anche interstellare) che farebbe affidamento sugli stessi principi per simulare la gravità artificiale nello spazio. Questi sono conosciuti rispettivamente come "Luna Beagle" e "Space Express".

Purtroppo, però, tutti questi concetti sono solo teorici: la presentazione non ha affrontato il problema dei costi, né delle inevitabili sfide ingegneristiche legate alla costruzione di questo tipo di struttura sulla Luna. Come ha ammesso Ohno, il concetto di Lunagrass è "una storia da sogno" e non una vera e propria architettura di missione. Ma, ha aggiunto, è un'idea seria e che potrebbe benissimo essere fattibile nel prossimo futuro

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Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega. Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno". Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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