Atterraggio a sorpresa per una coppia di F-117 Nighthawk in un aeroporto americano - Aviation Report

2022-06-25 05:22:25 By : Ms. Ivy Ho

Sguardi increduli al Fresno Yosemite International Airport nella California centro settentrionale quando poco prima delle 9.00 del mattino del 13 settembre 2021, l’aeroporto americano ha visto atterrare una coppia di F-117 Nighthawk. Una volta giunti sul sedime aeroportuale i piloti si sono diretti rapidamente presso la base del 144th Fighter Wing, situata poco a sud del terminal passeggeri. In molti si sono chiesti le ragioni di questa inusuale ed inconsueta apparizione.

Da ciò che è stato possibile apprendere sembra che alcuni giornalisti locali abbiano anche contattato il dipartimento delle relazioni pubbliche del 144th Fighter Wing per ricevere una risposta e per capire le motivazioni per cui i 2 velivoli, ufficialmente ritirati, stessero atterrando proprio su quella pista. La risposta delle autorità non ha tardato ad arrivare, affermando che la loro presenza era stata già ampiamente pianificata da tempo e che la loro funzione per i prossimi giorni sarà di tipo addestrativo e congiunta a quella degli F-15C/D Eagle in carico alla locale base aerea.

Il Tenente Colonnello David Allamandola, 144th FW Advanced Programs Officer ha dichiarato che “… questa formazione offre un valore incredibile per tutti i soggetti coinvolti e presenta nuove sfide per testare tattiche difficili in un ambiente realistico. Non tutti possono farlo, quindi è stato entusiasmante creare le basi con i nostri partner per renderlo realtà“. Il 144th Fighter Wing è il primo gruppo di volo dell’US Air Force ad ospitare gli F-117 per un’intera settimana di addestramento al combattimento.

Si tratta senza ombra di dubbio di una vicenda che offre un risvolto assolutamente importante riguardo le attuali capacità del velivolo, in quanto nonostante sia ormai già assoldato che gli F-117 siano aerei tutt’altro che fuori servizio, sembra che il loro scopo principale sia quello di banco prova come velivoli aggressor vista anche la loro partecipazione alla recente Red Flag.

A ciò si potrebbe aggiungere una loro duplice funzione considerato anche una lunga serie di manovre congiunte con la portaerei Nimitz avvenute di recente con lo scopo di testare sia le capacità di interazione con la nave, con i suoi strumenti e i suoi velivoli imbarcati. Negli ultimi mesi inoltre sono stati installati i nuovi radar attivi a scansione elettronica AESA su molti aerei da combattimento in carico all’USAF che ricoprono missioni di intercettazione, fra i quali proprio gli F-15C/D del 144th Fighter Wing. Lo scopo è quello di riuscire ad individuare ed ingaggiare bersagli dotati di una piccola sezione radar come lo sono i missili da crociera.

I loro pod di puntamento Sniper, tradizionalmente un sistema di sensori aria-terra, permettono anche la capacità di identificare visivamente questi bersagli a lungo raggio sia di giorno che di notte, in modo che possano essere agganciati ed abbattuti prima che sia troppo tardi. Il pod Sniper inoltre può essere asservito ad una traccia radar e viceversa, aiutando a identificare e tracciare rapidamente una vasta gamma di bersagli potenzialmente ostili. I missili da crociera, che volano bassi e hanno bassa sezione radar e IR, rimangono ancora oggi una delle principali minacce per le unità incaricate della difesa aerea, in particolar modo proprio quelle che proteggono i confini marittimi statunitensi.

Ufficialmente ritirato dal servizio 13 anni fa, l’aereo invisibile per antonomasia gode ancora oggi di ottima forma nonostante abbia appena soffiato le sue 40 candeline. Un quarantenne ancora perfettamente efficiente che a distanza di anni saprebbe ancora dare del filo da torcere e che sembra tornerà a vivere una sua seconda vita. C’è da precisare poi che i piloti più giovani si troveranno sicuramente spiazzati in un confronto diretto con questo velivolo, dato che non hanno mai avuto la possibilità di potersi confrontare e misurare apertamente; questo almeno fino ad oggi.

La ridotta traccia radar e IR renderà il loro addestramento senza ombra di dubbio molto impegnativo e difficoltoso, in quanto non sarà affatto facile intercettare un bersaglio così difficile da rilevare oltre che per loro del tutto sconosciuto. Sicuramente questo è il primo di una lunga serie di altri “road tour” che vedranno protagonista l’F-117 Nighthawk nel prossimo futuro sui cieli americani.

Fino ad oggi sappiamo che questi velivoli sono stati rischierati presso la Marine Corps Air Station Miramar in California per un breve dispiegamento. Alcuni rumors peraltro anche attendibili li avrebbero individuati nelle basi di Eglin e Tyndall in Florida per una recente esercitazione, sebbene tale presenza non sia ancora stata confermata.

Da quando poi è stato testato che i Black Jet possono ancora fare rifornimento da un qualsiasi KC-135 in carico all’US Air Force, utilizzando le vecchie procedure sviluppate negli anni ’80, risulta chiaro che sarà ancora possibile estendere il loro raggio di azione, coinvolgendolo in tutte le esercitazioni più importanti anche se molto distanti dalla loro “home base”. Un velivolo dunque che non verrà più soltanto coinvolto come una mera piattaforma sperimentale e di studio ma che diventerà a pieno titolo un vero e proprio simulatore di un caccia aggressor invisibile.

A partire da gennaio 2021, l’aeronautica militare statunitense ha 48 F-117 rimasti nel suo inventario e sta smaltendo circa quattro velivoli ogni anno. Man mano che le cellule vengono smaltite, vengono offerte ai musei attraverso il programma USAF Strategic Basing e il National Museum dell’USAF.

Sviluppato in completa segretezza da Lockheed Martin Skunk Works, l’F-117 Nighthawk è stato il primo aereo stealth operativo al mondo. Tra il 1981 e il 2008, Lockheed Martin ha prodotto 59 F-117A operativi e cinque prototipi di sviluppo, ma il velivolo non è stato pubblicamente mostrato fino al 1988. Conosciuto inizialmente come “stealth fighter”, la forma angolare dell’F-117 è stata progettata per riflettere le onde radar ed era sostenuta dall’uso di un materiale radar-assorbente. Poiché il velivolo avrebbe dovuto operare solo di notte, è stato dipinto di nero per rendere più difficile distinguerlo in volo nel cielo notturno.

Un design straordinario, le capacità rivoluzionarie di sfuggire ai radar come nessun altro velivolo, un programma segretissimo e allo stesso tempo pieno di fascino unito alle elevate capacità di penetrazione e bombardamento di precisione in spazi aerei ostili senza essere rilevato. Tutto questo è stato il più famoso aereo della storia dell’aviazione militare mondiale: il caccia stealth Lockheed F-117A Night Hawk. La tecnologia per l’F-117 fu sviluppata negli anni ’70 con l’obiettivo di produrre un velivolo con la capacità di attaccare obiettivi di alto valore senza essere rilevato dal radar nemico. L’F-117A poteva trasportare fino a 5.000 libbre di carichi nella stiva interna e raggiungeva una velocità massima di 684 mph.

Dopo 25 anni di servizio, il Nighthawk fu “ufficialmente” ritirato dal servizio attivo il 22 aprile 2008. L’evento fu celebrato con un volo in formazione di quattro F-117, formazione guidata da uno stealth fighter con una enorme bandiera americana dipinta sotto il velivolo, pilotato dal Retired Col. Jack Forsythe. La vera consacrazione dell’F-117 avvenne nel 1991 durante la Prima Guerra del Golfo che vide l’impiego massiccio (45 velivoli, 60 piloti, 1271 sortite, 2000 tonnellate di bombe sganciate e 6900 ore di volo) dell’aereo invisibile negli attacchi all’esercito Iracheno durante l’operazione Desert Storm. La prima missione degli F-117 sull’Iraq durante la Desert Storm avvenne il 16 Gennaio del 1991 e l’impatto mediatico fu enorme, il successo militare assoluto. Per tutta la durata della guerra gli F-117 si conquistarono la fama di “aerei invisibili”.

Durante la prima notte di guerra rappresentarono solo il 2.5% del totale degli aerei attaccanti ma colpirono il 31% degli obiettivi assegnati alla coalizione. Nel 1992 gli F-117 furono trasferiti sulla Holloman AFB presso il 49th Fighter Wing. Il 1999 vide di nuovo l’impiego degli aerei invisibili in occasione della guerra in Jugoslavia per l’operazione Allied Force. 12 velivoli furono rischierati in Italia sulla base aerea di Aviano. Durante questa operazione fu registrato il primo, ed unico, abbattimento di uno degli aerei invisibili F-117.

La notte del 27 marzo 1999 Vega-31 venne abbattuto dalla contraerea nemica. Il pilota lanciatosi fu recuperato dagli assetti CSAR alleati. L’impatto mediatico fu enorme occasione che le milizie serbo-bosniache non si lasciarono sfuggire per un’efficace propaganda. Dopo la guerra in Jugoslavia i “Black Jet” parteciparono anche alle operazioni sull’Afghanistan e sull’Iraq durante la Seconda Guerra del Golfo.

APPROFONDIMENTI SUL CACCIA STEALTH F-117A NIGHTHAWK

Testo: Simone Ferrante Photo credits: Aviatography / Sean Towe; Air National Guard photo by Capt. Jason Sanchez

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